Intervista su FOTO Cult

3 Luglio 2017
Intervista su FOTO Cult

Su FOTO Cult di questo mese (numero 143, Luglio 2017) è presente una mia intervista di sei pagine, "Natura esistenziale" a cura di Loredana De Pace.

La rivista è acquistabile in tutte le edicole; in alternativa è possibile richiedere gli arretrati sul sito.

Hotel Eros

23 Giugno 2017

Mostra collettiva itinerante

Hotel Eros

30 giugno – 11 agosto 2017
Vernissage: venerdì 30 giugno ore 19.30

Galleria Lo Magno
Via Risorgimento, 91 / 93 – Modica (RG)

Tre le tappe siciliane (Modica, Gela, Palermo) di una collettiva che vuole mettere in luce una produzione intima e provocatoria spesso confinata nell’oscurità.

Venerdì 30 giugno 2017 alle ore 19.30 sarà inaugurata alla Galleria Lo Magno arte contemporanea di Modica la mostra itinerante “Hotel Eros”.
“Lontano dalla volgarità e dalla pornografia, l’eros – scrive la curatrice Alba Romano Pace – è eccitazione e desiderio ed innanzitutto poesia. Soggetto prediletto dagli artisti di ogni epoca e stile, l’erotismo è un tema che da sempre interroga ed ispira la fantasia e la creatività. Motore di energia e sublimazione, l’eros è anche metafora della creazione artistica”.

Tredici gli artisti, italiani e internazionali, coinvolti nel progetto: Philippe Berson, Barbara Cammarata, Daniele Cascone, Giulio Catelli, Gaetano Costa, Emanuele Giuffrida, Giovanni Iudice, Kali Jones, Isa Kaos, Frédéric Léglise, Ignazio Schifano, Marco Stefanucci, Jojo Wang.
“La mostra – continua la curatrice – vuole mettere in luce una produzione intima e provocatoria, che spesso rimane nell’oscurità quando non viene rifiutata per il suo lato scandaloso. L’esposizione è un invito ad entrare nel misterioso Hotel Eros e a sbirciare nelle camere di questo luogo di passaggio, una dimora dell’effimero dove gli artisti sono invitati a svelare e soprattutto affermare la libertà dell’arte e del pensiero artistico che, dall’antichità alla contemporaneità, si nutre ed alimenta un immaginario libero, gioioso, vivo e vero, che non deve e non può riconoscere limitazioni né tanto meno proibizioni”.

L’esposizione sarà strutturata in quattro sezioni strettamente collegate tra di loro: Eros Amore, Il Perturbante, Eros organico, Eros e Thanatos.
La mostra sarà visibile in galleria fino all’11 agosto, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e dalle 16 alle 20 e il sabato dalle 9 alle 13.
Le prossime tappe, invece, verranno ospitate al Museo Archeologico di Gela (a settembre) e alla Galleria Bobez di Palermo (a novembre).

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Intervista su Click Magazine 38

1 Giugno 2017
Intervista su Click Magazine 38

Su Click Magazine n. 38, Giugno 2017, è presente una mia intervista. Click Magazine è scaricabile on-line.

Mostra dei finalisti del Premio Arte Laguna, a Venezia

10 Marzo 2017
Mostra dei finalisti del Premio Arte Laguna, a Venezia

Sarò presente alla mostra dei finalisti del Premio Arte Laguna, che si inaugurerà il 25 Marzo alle ore 18.00, presso gli spazi dell'Arsenale, a Venezia.

Dal sito del Premio Arte Laguna:

Il Premio Arte Laguna espone 125 opere provenienti da tutto il mondo, finaliste dell’undicesima edizione del concorso, che raccontano lo stato attuale dell’arte contemporanea internazionale. 
La mostra nasce dalla curatela di Igor Zanti con la collaborazione dei dieci giurati internazionali che hanno valutato e selezionato tutti i candidati che si sono iscritti al concorso da settembre a dicembre 2016 : Flavio Arensi, Tamara Chalabi, Paolo Colombo, Suad Garayeva, Ilaria Gianni, Emanuele Montibeller, Salvador Nadales, Fatos Ustek, Alma Zevi. La mostra si sviluppa in due prestigiosi spazi a Venezia, il principale negli spazi industriali dell’Arsenale e l’altro nel cuore della città a due passi dal Ponte di Rialto.

Premio Arte Laguna - Arsenale

Mostra Principale
Nappe Arsenale Nord, Venezia
Vaporetto linea 5.2 fermata Celestia
Coordinate GPS: 45.4383833 - 12.35305 (Street View
25 Marzo ore 18, Inaugurazione e Cerimonia di Premiazione (ingresso libero)
26 Marzo - 9 Aprile 2017
Tutti i giorni dalle 10 alle 18
Ingresso gratuito
La mostra principale espone 30 opere di pittura, 30 sculture e installazioni, 30 opere di arte fotografica, 10 video, 10 progetti di arte ambientale, 5 performance che si esibiscono dal vivo durante la serata inaugurale.

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Migrantes - Mostra interculturale d'arte

13 Febbraio 2017
Migrantes - Mostra interculturale d'arte

Dal comunicato stampa:

Prende vita nel territorio ibleo un'iniziativa di grande prestigio: la mostra interculturale d'arte "Migrantes", a cui la Cattedra di "Dialogo tra le culture" di Ragusa collabora attraverso la sua consulenza scientifica.

Trentanove artisti professionisti, anche giovani talenti; ragazzi coinvolti in diversi centri di accoglienza; dipinti, fotografie, sculture, testimonianze video con canti, poesie e danze: questi i soggetti e le loro produzioni all'interno di un percorso che diventa metafora esistenziale.

"Siamo tutti migranti!", si direbbe affermando la dimensione del viaggio che accomuna tutti gli esseri umani di passaggio sulla terra. Se da un lato, infatti, le migrazioni presentano un risvolto che dice necessità, dramma sociale, conflitto, disuguaglianze, sofferenza, povertà, dall'altro mostrano all'uomo la sua anima profonda: l'essere un pellegrino sulla terra in cerca di una totalità, di una forma di pienezza e di realizzazione. E pongono una serie di domande: chi siamo? In cosa occorre radicarsi? Come costruire nuove forme di cittadinanza nella pluralità di culture?

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Support #3 / #4 / #5 - Versione a colori

20 Gennaio 2017
© Daniele Cascone© Daniele Cascone© Daniele Cascone

Sperimentazione a colori, tratta dall'ultima serie "The inner room".

The gift II

19 Gennaio 2017
The gift II: hand/head
The gift II: hand/head - 2016, Stampa giclée fine art a pigmento

Intervista: La Noir Image

10 Novembre 2016

La Noir Image

Segnalo una recente intervista, in inglese, pubblicata su La Noir Image, un magazine digitale incentrato sulla fotografia in bianco e nero, a cui è possibile abbonarsi.

Mood Building: On Blending Sculpture and Photography
Intervista a cura di Katherine Phipps

Tredici - Mostra personale alla galleria Soquadro, a Ragusa

18 Ottobre 2016
Tredici - Mostra personale alla galleria Soquadro, a Ragusa

Ad essere pignoli, sono più di tredici anni che "faccio immagini". Nonostante ciò, considero il 2004 l'anno ufficiale del mio battesimo nel mondo dell'arte. Questo preambolo per dire che TREDICI è il titolo della mia nuova personale, che si inaugurerà il 29 ottobre 2016 alle ore 19:00 presso la galleria Soquadro, in via Napoleone Colajanni 9, a Ragusa. Una mostra incentrata sui provini di stampa, dedicata al piccolo formato, che raccoglierà tredici anni della mia produzione, tra inediti, varianti ed esperimenti.

TREDICI
Dal testo di Anna Terranova

Un percorso in tredici tappe. Siamo abituati a vedere Daniele Cascone nel grande formato, non in così piccole stampe, che in realtà delle grandi sono le ultime prove, i cosiddetti "provini". Daniele Cascone sceglie delle immagini significative, gli ultimi "controlli" prima dell'opera conclusa, e le usa per raccontare una storia, quella della sua produzione, in due fasi: le opere 2004-2008 e quelle 2009-2016, una sorta di indice in attesa che se ne apra un terza. La prova di stampa rappresenta per ogni fotografo la prova del nove, anticipazione in miniatura di come sarà la foto finale quindi, eccetto la dimensione, identica a quella e per nulla incompleta. La mostra espone "provini" – molti dei quali inediti – rivelatori di una nuova scoperta o dell'evoluzione del gusto dell'autore.
Se nelle prime la commistione tra oggetti e corpi sembra rispecchiare quella tra disegno, grafica e fotografia, più si va avanti e più le immagini appaiono distillate, spogliate dell'aspetto decorativo e purificate in un dialogo muto tra corpi, oggetti e spazi. Da dettagli quasi incisi si passa a campiture più ampie, a luci più dirette e contesti più reali che non temono di far trapelare il lavoro in studio ma anzi quasi lo esaltano e lo urlano fieramente. Se all'inizio è la tecnica mista a sovrapporre parti di uccelli o maschere ai personaggi rappresentati, nella seconda fase è l'attenzione alla materia e al corpo umano a far sì che i dettagli come fiori, ali, gabbie, animali, rami, nature morte e oggetti si scollino e prendano possesso di uno spazio tutto loro, a bilanciare la composizione.
Dal movimento alla stasi, dai volti in posizione frontale si passa ai profili se non addirittura alla posizione di spalle. Sempre meno interessa l'espressione facciale, sempre più gli oggetti si fanno massicci e schiacciano l'uomo. Da decorazioni funzionali prendono sempre più importanza e peso, divenendo ormai protagonisti della composizione.

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In posa - Mostra collettiva a Roma

7 Ottobre 2016

Giorno 14 Ottobre 2016, alle ore 18:30, presso la Galleria del Cembalo a Roma, si inaugurerà la mostra collettiva "In posa. Ambigue verità della messa in scena", in cui sarò presente con quattro lavori realizzati di recente, insieme a molti grossi nomi della fotografia nazionale e internazionale.

In posa

In posa

Dai corpi marmorei di Helmut Newton ai fondali dipinti di Malick Sidibé, passando per le figure inquietanti di Joel-Peter Witkin e i volti di Antonio Biasiucci: le immagini "costruite" di venti autori in mostra presso la Galleria del Cembalo dal 15 ottobre 2016 al 21 gennaio 2017.

Un’immagine in posa è per definizione un’immagine costruita, ferma o sorpresa nell’illusione del movimento. Posa, dunque, come "vera finzione". Riflettendo su questo tema cardine dalla fotografia, dalle sue origini a oggi, la mostra presenta le opere di venti autori, diversi per generazione, fama, percorso professionale e artistico.

Come in una grande rappresentazione teatrale, come nel "grande teatro del mondo", ognuno prende la sua posa, veramente falsa, falsamente vera, e recita in un susseguirsi di cambi di scena. Dai fondali dipinti, come nell’Ottocento, di Malick Sidibé e Paolo Ventura alle periferie urbane di Francesco Ricci e alle accademie militari di Paolo Verzone, così fredde e formali, dalle atmosfere intime degli autoritratti di Marina Cavazza e Silvia Camporesi, a quelle surreali di Duane Michals, per ritrovarsi poi nella natura selvatica dove sorgono dalla terra le maschere primordiali di Charles Fréger. Fine del primo atto.

Quando si rialza il sipario, appaiono sulla scena, per illuderci, confonderci o consolarci, i ritratti e le nature morte di Antonio Biasiucci, Paolo Gioli e Nicolò Cecchella. Accanto a loro, i corpi marmorei di Helmut Newton, come statue viventi, poi, cambiando scala, le figurine di carta di Gilbert Garcin, i manichini in uniforme coloniale, ripresi di spalle da Alessandro Imbriaco, quindi un soldato americano in vetroresina sorpreso da Stefano Cerio tra le luci di Gardaland, e ancora i pupazzi in scatola di Alessandro Albert, pronti per essere proposti in uno scaffale.

Ultimo atto e tra i riverberi di una risonanza magnetica al cranio, firmata da Enrico Bossan - in posa per sfidare la malattia - appaiono i corpi mostruosi di Roger Ballen e Joel-Peter Witkin - necrofilia come pensiero in posa - e le figure senza volto, oppresse dal peso della storia, dell’arte, della memoria di Daniele Cascone. Cala il sipario e l’ultimo a lasciare la scena è Oscar Wilde, mentre ci ricorda che "la spontaneità è una posa difficilissima da tenere".

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